Catasterismi



 

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Catasterismi:

L'origine, la storia, il mito delle costellazioni

formato 17 x 24 cm, 404 pagine,

completamente illustrato a a colori (110 immagini), € 30

 

Qual è l’origine delle costellazioni che di notte ornano magicamente il nostro cielo? Chi, e quando, le ha inventate? Che cosa si nasconde dietro le figure di uomini, animali, cose che incessantemente, dal tramonto all’alba, sfilano sotto i nostri occhi meravigliati e attoniti? Si tratta di uno dei temi più interessanti e appassionanti dell’intera cultura umana, che per la prima volta nel nostro Paese viene affrontato con dovizia di particolari e notizie.

Nella prima parte di quest’opera si rendono disponibili, per la prima volta in italiano, in una traduzione semplice ma rigorosa, e con un commento scientificamente puntuale, i sei documenti storici fondamentali su questo argomento: il MUL.APIN, il primo trattato astronomico dell’umanità, redatto in Mesopotamia 3000 anni fa, i Fenomeni di Arato, il più antico poema sulla descrizione celeste delle costellazioni, i Catasterismi di Eratostene, il primo trattato sull’origine dei miti delle costellazioni, i Commentari ai Fenomeni di Arato ed Eudosso di Ipparco, l’unica opera sopravvissuta del più grande astronomo antico, l’Introduzione ai fenomeni di Gemino, la prima opera divulgativa di astronomia che sia mai stata scritta, il “Catalogo stellare” dell’Almagesto di Tolomeo, il più antico catalogo stellare giunto fino a noi.

Nella seconda parte, con l’aiuto di questi documenti, assieme ad altri già noti e disponibili da tempo, si cerca di dare risposta alle domande su chi, dove, quando e perché ha creato le costellazioni, e a molte altre, in alcuni casi per la prima volta. Per esempio, è Tolomeo, il responsabile dell’attribuzione della forma alle costellazioni antiche? O, prima di lui, fu Ipparco o lo stesso Eratostene, o Arato, o qualcuno ancora più antico? Questo avvenne in Grecia, o in altri luoghi? E chi fu il primo a disegnare le costellazioni su una mappa, o su un globo celeste? Le costellazioni sono giunte fino a noi senza modifiche, o con rimaneggiamenti vari? Che relazione c’è fra l’iconografia delle costellazioni e le opere letterarie qui tradotte e commentate?

Un altro pregio di questo libro è l’analisi della nascita delle 40 costellazioni moderne, inventate dagli astronomi del Rinascimento e dell’Illuminismo sia per razionalizzare e completare i cieli boreali, sia per sistematizzare e riempire i nuovi cieli del sud fatti conoscere dalle esplorazioni geografiche. In questo settore si è colmato un grande vuoto, perché la storia dell’origine di questi gruppi è stata raccontata poco, e male, con informazioni datate e scorrette.

La parte finale dell’opera, la più corposa, è la presentazione analitica, suddivisa per ognuna delle 88 figure del cielo oggi riconosciute, dell’origine, della storia e della mitologia di ogni costellazione.

 

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